
Questo capodanno ho preso l'aereo per Milano, e si sa come sono le attese negli aeroporti internazionali: finisci sempre a buttarti in una libreria nei Gate d'imbarco. L'aeroporto è un posto che affascina, a me poi personalmente tanto perchè sono stato sempre affascinato all'idea dei viaggi, di vedere il mondo, tutta questa gente di razze e colori diversi che si concentrano in questi luoghi, come appunto un aeroporto internazionale. Ma cosa può ancor di più aprire la tua mente al mondo? Forse entrare nel mondo dei libri e non solo, che sia una libreria o no, che sia in un aeroporto internazionale o no. La conoscenza del mondo passa attraverso la cultura e la cultura passa attraverso i libri (anche se non necessariamente...). Possiamo anche fare una vacanza a Sharm o un pellegrinaggio coraggioso in Terra Santa; ma cosa avviene poco più in là da dove è nato il Cristo, nell'attuale CisGiordania? Lo so che il mondo è grande e ci saranno sempre cose belle e brutte lontano dagli altri, da noi e dalla nostra conoscenza. Però ora tutto questo sta diventato oggetto di una nuova era, l'Oriente che si incontra con l'Occidente e viceversa, due mondi che sembrano non convivere poi così pacificamente, un mondo cristiano che a livello politico diventa sempre più laico che si scontra con un mondo islamico fatto di povertà (o meglio di forti squilibri economici e sociali) che a livello politico ha invece tanto integralismo strumentalizzato. Viviamo guerre oggi, che non sono poi meno forti di ieri e non sono poi così meno di religione come quelle della Storia, e che non mancano certamente di contrasto ideologico. Sono di due mondi che per l'ennesima volta si ritrovano faccia a faccia. E cosa c'è da fare di fronte a Suad? Suad è una donna che ha vissuto in un mondo che una parte di noi non conosce ed un'altra parte di noi fa finta di non conoscere. Suad è ora una donna che sente ancora adesso un odore di morte addosso, ha dovuto vincere la morte sconfiggendo la sofferenza e l'umiliazione. Preferiva morire che affrontare la sua seconda vita così generosamente offerta in Europa, alla fine degli anni Settanta. La sua prima vita è fatta di immagini più che ricordi nitidi, non ricorda quante sorelle aveva ma solo violenza, o meglio, la normalità di quella vita perchè il punto è questo, esiste un mondo dove la vita di una persona vale meno di una bestia perchè fa parte di una cultura (la cosidetta legge degli uomini, le tradizioni,...); ma che cosa è questa?!?! Io questo libro non riesco a leggerlo dalla rabbia, pagina dopo pagina diventa sempre più pesante quanto incredibile. E' possibile dimenticare il nome di una sorella ma ricordarsi delle pecore, delle capre, dei campi dove veniva trattata da schiava come tutte le altre donne perche' sono donne? Suad era una bambina cisgiordana, lavorava come un mulo, aveva diciottanni o forse più quando i suoi ricordi e la sua memoria è andata in fumo il giorno in cui il fuoco si è abbattuto su di lei. Suad sta facendo il bucato nel cortile quando sente sbattere una porta alle sue spalle, è il cognato che le rivolge una frase scherzosa, Suad si volta per replicare ma all'improvviso il suo corpo è intriso di un liquido freddo che in una frazione di secondo diventa fuoco. Bruciare viva è la punizione per aver commesso il peggiore dei peccati: restare incinta prima del matrimonio.