
"Non sono d'accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee" [...] [François-Marie Arouet, più noto con lo pseudonimo di Voltaire]
giovedì, gennaio 21, 2010
una cioccolata calda

lunedì, gennaio 18, 2010
Lo disse anche Elton John... la canzoni tristi dicono così tanto...
Immagino che ci siano delle volte in cui tutti noi abbiamo bisogno di condividere un po' di dolore e stirare quelle parti rugose di noi, è la cosa più difficile quando ci restano i ricordi. E ci sono alcune volte come quelle in cui tutti noi abbiamo bisogno di sentire la radio, perchè dalle labbra di qualche vecchio cantante condividiamo i problemi che già conosciamo. E' dolcissimo farle suonare... far suonare quelle tristi canzoni quando tutta la speranza se n'è andata, giungono fi dentro la nostra stanza e sentiamo semplicemente il loro tocco lieve. E proprio quando tutta la speranza se ne è andata le canzoni tristi dicono così tanto! Se qualcun'altro sta soffrendo così tanto per scriverlo, quando ogni singola parola ha un senso, allora è piu' facile avere quelle canzoni intorno a noi, hanno quel "calcio" giusto per arrivare fino a te e ti fanno sentire così bene o forse così male... e soffrire solo abbastanza per cantare blues...
domenica, gennaio 17, 2010
"Tutti saremo trasformati", ...ricordando Giovanni Paolo II
Nick Vujicic è un ragazzo 26enne australiano nato senza braccia e senza gambe, fondatore e direttore della “Life without limbs”, l’organizzazione no-profit che aiuta le persone da tutto il mondo prive di uno o più arti a vivere meglio. Nick, amichevolmente detto il gigante, tiene incontri e conferenze per aiutare le persone che, anche se in maniera più lieve, condividono con lui questa condizione. Ancora una volta ho pensato che una vita fortunata come la mia a volte diventa davvero sprecata se fine a se stessa. Scendendo da camera mia, preparando le valigie per ritornare in Sicilia, ne ho approfittato per finire di sistemare casa prima di andare via e mi sono ritrovato un foglio davanti gli occhi con le parole di Giovanni Paolo II, il nostro carissimo Papa morto alle ore 21,37 del giorno 2 Aprile 2005 nel palazzo apostolico in Vaticano. Tra i brani delle lettere di San Paolo che Giovanni Paolo II preferiva vi era il seguente:
"Voglio farvi conoscere un mistero: non tutti moriremo, ma tutti saremo trasormati, in un istante, in un batter d'occhio, al suono della tromba finale. Ecco, la tromba squillerà, i morti risusciteranno incorruttibili e noi saremo trasformati. Bisogna infatti che questo nostro essere corruttibile rivesta l'incorrutibilità e che questo nostro essere mortale rivesta l'immortalità".
1° lettera ai Corinzi, cap. 15,51-55
Giovanni Paolo II credeva nell’incorruttibilità e nell’immortalità dello spirito, della carne, dei principi. Bisogna sostenere con forza, nella convinzione che la bontà dei principi finirà con il prevalere. “Non abbiate paura”, amava ripetere, di essere voi stessi, di venire allo scoperto.