"Non sono d'accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee" [...] [François-Marie Arouet, più noto con lo pseudonimo di Voltaire]
mercoledì, luglio 29, 2009
"Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende"... " amor, ch'a nullo amato amar perdona"...
venerdì, luglio 24, 2009
C'è una idea della normalità ideale che è totalmente fondata sull'immaginario...
giovedì, luglio 23, 2009
Quante cose ci stiamo perdendo in questo mondo?
Un violinista nella metropolitana. Una storia vera. Un uomo si mise a sedere in una stazione della metro a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti. Durante questo tempo, poiché era l'ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro. Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia. Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare. Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l'uomo guardò l'orologio e ricominciò a camminare. Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni. Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi. Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento. Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32 dollari. Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, ne' ci fu alcun riconoscimento.
Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti al mondo. Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, con un violino del valore di 3,5 milioni di dollari.Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston e i posti costavano una media di 100 dollari.Questa è una storia vera. L'esecuzione di Joshua Bell in incognito nella stazione del metro fu organizzata dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone.La domanda era: "In un ambiente comune ad un'ora inappropriata: percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?".
"Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?".
Le persone vanno di fretta,.. ma fretta di andare dove? di fare cosa?... se alla fine la vita è fatto di momenti che non sappiamo riconoscere. Forse dobbiamo essere predisposti dalla condizione, dal contesto, per apprezzare le cose... eppure ogni momento della nostra vita potrebbe essere utile per divertirci, sorprenderci, apprezzare ed essere felici. non dobbiamo certamente aspettare una vacanza!
Ora, richiudete gli occhi e ascoltate nuovamente questo grande musicista per pochi secondi:
lunedì, luglio 20, 2009
Work and play well with the others
Discernimento

sabato, luglio 04, 2009
Se hai un sogno, proteggilo! - alla ricerca della felicità...
E' un film considerato un film drammatico, ma non penso che ha un finale drammatico. Non è tanto per la bellezza o no del film, perchè è effettivamente triste, però il riflesso di una società, in questo caso quella americana dove si vedono bandiere a stelle e strisce dapertutto, dichiarazioni di principi, ecc..., quella di un paese che rappresenta un po' il futuro per gli altri, un mondo dove sei abbandonato al tuo destino, dove se non hai soldi nemmeno la sanità ed una ambulanza ti viene a raccogliere in mezzo ad una via (e questo in Italia ancora non avviene, e non penso che avverrà), dove morale ed etica si mischiano anch'essi nel mondo delle assicurazioni, del mercato, dei valori invisibili, .... nello stesso tempo resta il concetto della terra delle occasioni, delle opportunità,... insomma, quel concetto quasi del "chi vuole può". In fondo la vita è anche una favola...
"Fu in quel momento che cominciai a pensare a Thomas Jefferson e alla Dichiarazione di Indipendenza, quando parla del nostro diritto "alla felicità, libertà",... "e ricerca della felicità". E ricordo d'aver pensato: "Come sapeva di dover usare la parola'Ricercà"? Perché la felicità è qualcosa che possiamo solo inseguire... e che forse non riusciremo mai a raggiungere,... qualunque cosa facciamo. Come faceva a saperlo?"
"La ricerca della felicità" di Louis Malle