giovedì, gennaio 21, 2010

una cioccolata calda


Una cioccolata calda forte corretta leggermente alla strega, con un po' di panna sopra fatta con fiducia dal tuo barista in un freddo gazebo dall'aspetto già natalizio in una fredda mattina di dicembre... Magari si pensa di bere una tazza, probabilmente sto bevendo il mio momento di piacere... basta cattivi pensieri ed ansie. In questo momento solo dolcezza...

lunedì, gennaio 18, 2010

Lo disse anche Elton John... la canzoni tristi dicono così tanto...


Immagino che ci siano delle volte in cui tutti noi abbiamo bisogno di condividere un po' di dolore e stirare quelle parti rugose di noi, è la cosa più difficile quando ci restano i ricordi. E ci sono alcune volte come quelle in cui tutti noi abbiamo bisogno di sentire la radio, perchè dalle labbra di qualche vecchio cantante condividiamo i problemi che già conosciamo. E' dolcissimo farle suonare... far suonare quelle tristi canzoni quando tutta la speranza se n'è andata, giungono fi dentro la nostra stanza e sentiamo semplicemente il loro tocco lieve. E proprio quando tutta la speranza se ne è andata le canzoni tristi dicono così tanto! Se qualcun'altro sta soffrendo così tanto per scriverlo, quando ogni singola parola ha un senso, allora è piu' facile avere quelle canzoni intorno a noi, hanno quel "calcio" giusto per arrivare fino a te e ti fanno sentire così bene o forse così male... e soffrire solo abbastanza per cantare blues...

domenica, gennaio 17, 2010

"Tutti saremo trasformati", ...ricordando Giovanni Paolo II

Questi giorni sono stati traviati dalla tremenda tragedia di Haiti, un terremoto mai così forte che nello stesso tempo ha distrutto e posto l'attenzione su di un'isola quasi dimenticata dal pianeta (e non certo l'unica), dove piccoli gruppi di persone volenterose forse si erano già messe in azione da sempre; orfanitrofi, associoni, preti e missionari, contingenti ONU, piccoli aiuti,... Penso che tutti noi stiamo vedendo una cosa bellissima, un "movimento mondiale" che fa pensare a quei film di stampo apocalittico dove tutti gli Stati si prendono per mano. Ma nello stesso tempo da un senso di impotenza così forte che ci imprigiona in un a sorta di sconforto, questo senso di incapacità e di ineguatezza.... "cosa possiamo fare???"... Sicuramente è l'occasione giusta per pregare, ma anche per capire, capire e quindi pensare, pensare a cosa c'è nella nostra vita che poi così non va. Sarebbe bellissimo aiutare tutte quelle persone, mi darebbe un vero e proprio sfogo a questa frustrazione, colmerebbe questa mia delusione, non c' cosa più bella che dare senso alla propria vita sapendo che che con la nostra vita diamo un senso anche a quella degli altri. Forse Gesù voleva dire proprio questo con il suo undicesimo comandamento. E quindi, ritornando alla domanda, ... " cosa facciamo???" . Potremmo iniziare a cambiare. E' già una risposta, no? Se non possiamo aiutare una povera popolazione su un'isola dall'altra parte del mondo, perchè non aiutare gli sfortunati italiani? forse vale più di 2 euro donati con un sms che forse si perdono. Un'ora fa sono stato toccato da un video che è stato fatto vedere da striscia la notizia, proprio un momento fa, subito dopo aver appena rivisto le immagini di Haiti sono stato colpito da queste immagini, ma soprattutto da queste parole, e perciò sarebbe più facile far vedere questo video che spendere altre parole....


Nick Vujicic è un ragazzo 26enne australiano nato senza braccia e senza gambe, fondatore e direttore della “Life without limbs”, l’organizzazione no-profit che aiuta le persone da tutto il mondo prive di uno o più arti a vivere meglio. Nick, amichevolmente detto il gigante, tiene incontri e conferenze per aiutare le persone che, anche se in maniera più lieve, condividono con lui questa condizione. Ancora una volta ho pensato che una vita fortunata come la mia a volte diventa davvero sprecata se fine a se stessa. Scendendo da camera mia, preparando le valigie per ritornare in Sicilia, ne ho approfittato per finire di sistemare casa prima di andare via e mi sono ritrovato un foglio davanti gli occhi con le parole di Giovanni Paolo II, il nostro carissimo Papa morto alle ore 21,37 del giorno 2 Aprile 2005 nel palazzo apostolico in Vaticano. Tra i brani delle lettere di San Paolo che Giovanni Paolo II preferiva vi era il seguente:

"Voglio farvi conoscere un mistero: non tutti moriremo, ma tutti saremo trasormati, in un istante, in un batter d'occhio, al suono della tromba finale. Ecco, la tromba squillerà, i morti risusciteranno incorruttibili e noi saremo trasformati. Bisogna infatti che questo nostro essere corruttibile rivesta l'incorrutibilità e che questo nostro essere mortale rivesta l'immortalità".

1° lettera ai Corinzi, cap. 15,51-55

Giovanni Paolo II credeva nell’incorruttibilità e nell’immortalità dello spirito, della carne, dei principi. Bisogna sostenere con forza, nella convinzione che la bontà dei principi finirà con il prevalere. “Non abbiate paura”, amava ripetere, di essere voi stessi, di venire allo scoperto.