sabato, settembre 04, 2010

Il vagabondo "Charlot" - Charlie Chaplin



Tutti conosciamo Charlie Chaplin per il personaggio attorno al quale costruì larga parte della sua fama universale, The Tramp, ovvero il "vagabondo" che per noi latini ( italiano, francese e spagnolo) fu Charlot: un omino dalle raffinate maniere e la dignità di un gentiluomo, vestito con pantaloni e scarpe più grandi della sua misura, una bombetta e un bastone da passeggio in bambù dall'andatura ondeggiante. Siamo in piena espansione economica mondiale, l'industria con le sue rivoluzioni trovano sempre più espansione ricadendo sempre più nella società e ristrutturandola, dandole nuove forme e creando nuovi classi emarginate. E qui, in questo contesto che si inserisce l'emotività sentimentale e il malinconico disincanto, di fronte alla spietatezza e alle ingiustizie della società moderna, di Charlot, l'emblema dell'alienazione umana - in particolare delle classi sociali più emarginate - nell'era del progresso economico e industriale. Charles Chaplin morì a Corsier-sur-Vevey, (Vevey), in Svizzera, la notte di Natale del 1977 e lì fu sepolto. Non mi addentro alla lunga vita di uno dei piu' grandi attori della storia, ma volevo introdurvi queste sue bellissime parole:
" Ho perdonato errori quasi imperdonabili, ho provato a sostituire persone insostituibili e dimenticato persone indimenticabili. Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare, ma anch'io ho deluso. Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo; mi sono fatto amici per l'eternità. Ho riso quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato, ma sono stato anche respinto. Sono stato amato e non ho saputo ricambiare. Ho gridato e saltato per tante gioie, tante. Ho vissuto d'amore e fatto promesse di eternità, ma mi sono bruciato il cuore tante volte! Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto. Ho telefonato solo per ascoltare una voce. Io sono di nuovo innamorato di un sorriso. Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e… ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)… ma sono sopravvissuto! E vivo ancora! E la vita, non mi stanca… E anche tu non dovrai stancartene. Vivi! È veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perchè il mondo appartiene a chi osa! La Vita è troppo bella per essere insignificante! "

[Charlie Chaplin]