sabato, agosto 22, 2009

Quando Gesù incontrò un cieco

Nel corso di un sabato, Gesù era in città e si diffondeva rapidamente la voce della sua presenza a Gerusalemme. Un cieco uscito da un vicolo incrociò barcollante la sua strada.
Uno dei discepoli gli pose la domanda:"Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perch egli nascesse cieco?".
Gesù rispose:" Nè lui ha peccato nè i suoi genitori, ma è così perchè si manifestaseero in lui le opere di Dio".
Poi si inginocchiò e sputò sulla terra che impastò in due pallottoline. Alzandosi le pose sugli occhi del cieco e ordinò all'uomo di andare alla piscina di Siloe e di ripulirsi dal fango. Fin dai tempi di Re Davide, la piscina di Siloe forniva le acque consacrate per le cerimonie del Tempio nessuno avrebbe potuto farne uso senza il previo permesso del sommo sacerdote. [...]
Cosa ha di importante questo avvenimento?...in fondo è anche molto conosciuto, ma quando l'ho riletto mi ha destato molta attenzione soprattutto la domanda dei discepoli, i discepoli che poi rappresentano il nostro esempio. Nessuno può conoscere i disegni di Dio, e quindi nemmeno sapere perchè ci sono persone che nascono così sfortunate. Però noi tutti sappiamo che dobbiamo abbracciare la nostra croce, o le nostre croci, perchè come in questo caso spesso le opere di Dio derivano anche da situazioni non belle, è un po' come quando capiamo il bene solo quando usciamo da una situazione di male, o non bella. A noi non ci è dato sapere il perchè, ed allora possiamo solo amare nel disagio di questo mondo.

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