domenica, marzo 21, 2010

«Notte Oscura» dell'anima e la dottrina del Nada y Todo

Ritorno verso Roma, in uno dei miei periodici spostamenti... viaggio dopo viaggio l'autogrill della Casilina diventa sempre più di casa, con il solito caffè, la solita pausa, il solito giro per gustare un po' di spirito pendolare (... o viaggiatore, non saprei... ), per poi rimettersi in cammino. Ma come io dico sempre il vero viaggiare non è certo stare al volante di una macchina, e forse nemmeno tanto stare ai comandi di un aereo, in una carlinga, nei cieli per il mondo... più di tutto il viaggio è legato alla scoperta, all'esperienza, all'evoluzione delle cose, all'arricchimento, un susseguirsi di posti e cose nuove, materiali e non. Io ho sempre affermato, anche più volte in questo blog, che i posti dove si viaggia di più sono forse le librerie, le biblioteche, i luoghi dove è di casa la cultura, la conoscenza, la curiosità, l'ardore del sapere, dell'allargare i propri confini, nonchè i propri orizzonti di pensiero, i posti dove ti puoi perdere nella vastità di libri, films, musiche, opere del mondo.... tutti quegli strumenti che ti portano alla coscienza che esiste un mondo, un mondo proprio oltre quel poco di mondo che noi limitatamente riusciamo a vedere; posti lontani, storie lontane di persone lontane... tutto questo fa parte della magia tipica di un posto dove puoi trovare tutto ciò che è cultura. Ben venga se poi una libreria si trova in una sala d'attesa dele poste, o in un aeroporto,.. o in un autogrill... quest'ultimo era stato prima il posto dove avevo comprato un libro di Giovanni Paolo II, e poi in un secondo momento dove ho trovato il film a lui dedicato in edizione speciale. Che sia una coincidenza di cose o no, sta di fatto che ho cominciato a seguire il pensiero di papa Giovanni Paolo,... e per capire questo mi sono appassionato alla sua storia umana, prima che diventasse Papa, per capire cosa si nascondesse dietro ad un sorriso così candido e a degli occhi così pieni di luce. Non voglio fare retorica, perchè non posso sprecare parole banali sul papa, ma c'è una cosa che merita l'attenzione e che non potevo non introdurla senza mensionare chi l'ha esaltata. Karol era una sorta di discepolo di Giovanni della Croce, un santo eccezionale che è stato anche un grandissimo poeta spagnolo (e fortunatamente si trova tanto materiale su wikipedia). In una scena del film "Karol", ai tempi in cui il Papa era un ragazzo che lavorava in una miniera di calcare, venivano lettie le seguenti parole:


« Per giungere a gustare il tutto, non cercare il gusto in niente.
Per giungere al possesso del tutto, non voler possedere niente.
Per giungere ad essere tutto, non voler essere niente.
Per giungere alla conoscenza del tutto, non cercare di sapere qualche cosa in niente.
Per venire a ciò che ora non godi, devi passare per dove non godi.
Per giungere a ciò che non sai, devi passare per dove non sai.
Per giungere al possesso di ciò che non hai, devi passare per dove ora niente hai.
Per giungere a ciò che non sei, devi passare per dove ora non sei. »


Il pensiero di Giovanni della Croce, in particolare il concetto di «Notte Oscura» dell'anima e la dottrina del Nada y Todo ("Nulla e Tutto"), per illustrare l'ascesa al Monte della Perfezione, oltre che nella Salita del Monte Carmelo.

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