giovedì, luglio 23, 2009

Quante cose ci stiamo perdendo in questo mondo?

Un violinista nella metropolitana. Una storia vera. Un uomo si mise a sedere in una stazione della metro a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti. Durante questo tempo, poiché era l'ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro. Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia. Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare. Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l'uomo guardò l'orologio e ricominciò a camminare. Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni. Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi. Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento. Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32 dollari. Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, ne' ci fu alcun riconoscimento.

Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti al mondo. Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, con un violino del valore di 3,5 milioni di dollari.Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston e i posti costavano una media di 100 dollari.Questa è una storia vera. L'esecuzione di Joshua Bell in incognito nella stazione del metro fu organizzata dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone.La domanda era: "In un ambiente comune ad un'ora inappropriata: percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?".

"Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?".

Le persone vanno di fretta,.. ma fretta di andare dove? di fare cosa?... se alla fine la vita è fatto di momenti che non sappiamo riconoscere. Forse dobbiamo essere predisposti dalla condizione, dal contesto, per apprezzare le cose... eppure ogni momento della nostra vita potrebbe essere utile per divertirci, sorprenderci, apprezzare ed essere felici. non dobbiamo certamente aspettare una vacanza!

Ora, richiudete gli occhi e ascoltate nuovamente questo grande musicista per pochi secondi:


2 commenti:

  1. A mio parere,la chiave di volta di questo interessantissimo esperimento sociale non è da ricercare nella vita frenetica a cui è sottoposto ciascuno di noi,suo malgrado, ma bensì nella conoscenza stessa e nel modo in cui la nostra mente si avvicina alle nuove esperienze.
    Molti pensatori hanno esaltato la musica come espressione sublime del bello estetico (Emmanuel Kant ad esempio) ma anche come “punto massimo” ("akmè" per definirlo alla maniera greca) di arte conoscitiva: Nietzsche nell’ambito del suo filosofare si sofferma più volte sul rapporto tra “conoscenza” e “musica”,da lui stesso considerata come ottava meraviglia dell’uomo, e pone in particolare l’accento sulle emozioni che sapevano far nascere in lui le melodie del noto compositore Wagner.
    Al di là dello stato d’animo che una piacevole composizione di musica classica può suscitare nella nostra anima,un punto importante dell’esperimento di Joshua Bell su cui vorrei soffermarmi è riguardo l’interresse che più bambini hanno dimostrato di avere nei confronti del musicista e della musica da lui eseguita,atteggiamento ben diverso da quello degli altri passanti.
    Il letterato Giovanni Pascoli ha spesso ribadito nella sua poetica che il mondo conoscitivo è intriso di simboli e corrispondenze che spesso gli adulti non riescono a cogliere perché i loro occhi sono coperti da condizionamenti dettati dalla società,da esperienze passate o dalla cultura stessa, hanno quindi uno sguardo poco libero; diversamente dai bambini che invece riescono a vedere ciò che gli altri non vedono perché troppo impegnati o condizionati: un bimbo riesce ad avere un approccio più genuino con tutto ciò che è nuovo e che lo circonda.
    Ovviamente il tutto si presta a molteplici spiegazioni,ma tra le varie ve ne è una più importante: tutto è da ricercare nella suprema grandezza del Signore che ci ha donato i sensi per godere di tutto ciò che ci circonda (la vista per le bellezze, il gusto per i buoni sapori, l’udito per ascoltare le cose belle)…e uomini che lavorano tanto per aiutarci a preservare questi meravigliosi doni.
    Tutto è opera di Dio

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  2. mi sono meravigliato di questo commento così lungo, è stato un po' a sorpresa. Ma perché chi scrive non ha mai un nome?!?!

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