lunedì, aprile 09, 2012

Da un appunto ritrovato da un vecchio libro....

Nel più profondo di ogni uomo si trova il "n0us". Esso non si limita alla "intelligenza" o alle "ragione", ma si identifica con il cuore profondo, con lo spirito (dal latino "mens"). Il "nous" il luogo di Dio in noi.

La molteplicità dei desideri, per gli autori antichi, o delle volontà proprie, attorno al cuore si cristallizzano in una specie di involucro opaco che oscura il desiderio di Dio e Gli impedisce di investire l'essere e di irradiarlo a partire dal suo centro. Le volontà proprie sono un impedimento all'ascolto del cuore, impediscono di raggiungere il riposo interiore, la' dove dimora Dio ed il desiderio più profondo ed autentico.

ma la volontà di Dio è qualcosa di doloroso? ... Il cuore diviso in innumerevoli desideri superficiali. La volontà dell'uomo un muro di bronzo fra lui e Dio. La rinuncia delle proprie volontà un modo per scavalcare il muro. Quando uno ha completamente rinunciato alle volontà proprie, il desiderio che gli resta allora nel cuore coincide con la volonta' di Dio.

Si nuore al proprio io superficiale, per far nascere l'Io vero.


non era bastato scrivermelo in quel pezzettino di carta (probabilmente tratto dal libro " Riconoscete Cristo in voi?"))se poi non lo vado continuamente a rileggerlo e ad applicarlo... chissa' se oggi era un segno del destino...

3 commenti:

  1. Rispondo alla tua domanda con le parole della Beata Chiara "Luce" Badano:
    "Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch'io!"
    http://www.chiaralucebadano.it/site/IT/

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  2. mi sa che avevi ragione te Maria quando parlavi di usare Dio come se fosse un ombrello quando ci piove addosso, forse io su tutti...

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  3. ho visto il sito.. non ne avevo mai sentito parlare di questa chiara badano... davvero interessante..

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